Michele, il rapper in carrozzina, sul palco dell’Alcatraz

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Un sogno che si realizza è quello di Michele Sanguine, in arte “Toro Seduto”, 34enne con distrofia muscolare di Duchenne, che venerdì 22 febbraio diventerà la prima persona in carrozzina a cantare all’Alcatraz di Milano come “special guest” in occasione del concerto del giovane rapper milanese Andrea Molteni “Axos”. Sanguine adora la musica da sempre, ha fatto anche un corso di batteria fino a quando le sue condizioni fisiche glielo hanno permesso e ascolta tantissimo la radio. 

All’età di 10 anni, a causa del peggioramento della sua patologia, ha iniziato a perdere del tutto la forza e ad usare la carrozzina elettrica per spostarsi. Da quel momento la vita di Michele, nato a Varese e residente a Gallarate con la sua famiglia, è cambiata radicalmente, ma la passione per il canto è rimasta immutata. “Il mio sogno è sempre stato quello di cantare dal vivo in un prestigioso locale e davanti a migliaia di spettatori. Ho deciso di provarci e così ho inviato a tanti locali diverse e-mail con la mia biografia e i video delle mie canzoni. La bellissima sorpresa è che l’Alcatraz mi ha richiamato dopo poche settimane per dirmi che potevo cantare un paio di miei pezzi presso di loro. Grazie alla sensibilità e all’attenzione della discoteca milanese e di Axos, posso dire che ce l’ho fatta” dice Sanguine a Ilfattoquotidiano.it.

Michele è conosciuto come Toro Seduto, soprannome nato durante un programma radiofonico in cui faceva degli interventi in diretta sul mondo della disabilità. Il suo primo successo personale è stato il lancio su YouTube del singolo “Proteina”, pubblicato nel 2017, in cui ci sono riferimenti ironici alla sua malattia genetica rara. Dall’estate scorsa ha incominciato a cantare live. Il 9 Agosto allo “Chalet Quattro Palme” di Tortoreto Lido (TE), la notte di Halloween al “Museum Cafè” di Busto Arsizio (VA), il 17 Novembre alla “Cabotina” di Turbigo (MI), il 13 Dicembre al “Caffè Teatro” di Samarate (VA) durante il concerto di beneficenza in favore del Wheelchair GP, il primo gran premio a livello mondiale dove i piloti sono ragazzi in carrozzina elettrica, organizzato proprio da Sanguine. 

“Inizialmente non avevamo dato molto peso alla sua e-mail perché ci arrivano in continuazione tantissime richieste. Ma poi abbiamo approfondito e visto chi è Michele, quali sono le sue battaglie e anche Axos ci ha suggerito di invitare Toro Seduto a fare una piccola performance a metà del suo concerto. Vogliamo regalargli un momento di gloria, un ragazzo che lotta per i diritti dei disabili se lo merita” spiega al Fatto.it Alessio Lavino della direzione artistica dell’Alcatraz. “Il messaggio che vogliamo trasmettere è che le persone con disabilità e le loro esigenze riguardano tutti. E’ un aspetto che ci fa molto piacere sottolineare e bisogna dare spazio a gente come lui – aggiunge Lavino – Michele comunica valori importanti, come il riscatto dei più deboli, il rispetto per la vita di tutti e la determinazione nel perseguire i propri obiettivi. Bisogna aprire le coscienze di ognuno di noi, c’è molta discriminazione nei confronti dei disabili nel mondo delle discoteche e con questo gesto vogliamo lanciare un segnale importante. Eliminiamo tutte le barriere”.

Sanguine si è diplomato in Ragioneria a Busto Arsizio e ha conseguito anche una laurea triennale in giurisprudenza all’Università Carlo Cattaneo di Castellanza. La sua voglia di cantare è superiore alle difficoltà della distrofia di Duchenne che lo obbliga a vivere con un respiratore e a guidare la carrozzina con un dispositivo collegato alla bocca. Ama ascoltare di tutto, dal rap al rock, dalla dance anni ’90 al pop. Canta dal vivo in giro per pub e locali grazie ai contatti del gruppo Uptown Funk della sua amica Elena. Le basi musicali delle sue canzoni sono realizzate gratuitamente da un altro suo amico, Giovanni. I 5 singoli fatti in tutto da Toro Seduto sono ironici e divertenti, parlano della sua vita personale ma anche dei pregiudizi che colpiscono in generale i disabili motori gravi, in particolare di come vengono visti dalle ragazze, “ci trattano come bambini e non ci guardano come uomini con le esigenze di tutti, anche noi siamo attratti dalle ragazze” afferma Michele. 

La possibilità di cantare all’Alcatraz rappresenta la svolta per Toro Seduto? “Sicuramente è un’occasione incredibile, sono già emozionato solo al pensiero. Sarà uno dei giorni più belli della mia vita e vorrei che questa mia esperienza potesse essere soprattutto l’inizio di qualcosa di molto più grande. Sarebbe fantastico – sottolinea Sanguine al Fatto.it – se si creasse un effetto moltiplicatore in maniera da coinvolgere in eventi come questo tanti altri cantanti in carrozzina. Vorrei dire ai disabili come me che bisogna proporci maggiormente, essere più audaci, dimostrare che anche noi possiamo cantare su palcoscenici importanti. Se siamo in tanti a farlo magari le cose miglioreranno e smetteremo di essere invisibili”.

Articolo di Renato La Cara (pubblicato da ilfattoquotidiano.it)

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