Un ex banco dei pegni diventa luogo in cui si praticano nuove formule contro la povertà. Il luogo, da tempo abbandonato, si trova ad Arienzo, comune della Valle di Suessola - una singolare striscia di terra che collega la provincia di Caserta a Napoli e Benevento. Qui il 12 dicembre aprirà l’emporio solidale “Buono a Rendere”, che interesserà in via sperimentale fino a 20 cittadini in serie difficoltà economiche residenti nei comuni di Cervino, Maddaloni, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, Maddaloni e lo stesso Arienzo.
Come avviene per gli oltre 200 empori oggi operanti in Italia, grazie a una tessera a punti essi potranno prelevare gratuitamente dagli scaffali beni alimentari ed altri prodotti di prima necessità, ed anche avvalersi di servizi di orientamento e assistenza di vario genere. La peculiarità che “Buono a rendere”, a partire dal nome, ha scelto di enfatizzare rispetto alle strutture simili è che ai beneficiari sarà esplicitamente proposto di coinvolgersi in attività di volontariato a beneficio della comunità, mettendo a disposizione i propri saperi e le proprie competenze per “scambiarli” con beni e servizi dell’emporio. La partecipazione attiva dei beneficiari sarà fortemente incoraggiata, perché ritenuta dai promotori determinante per una uscita più rapida possibile dalla loro condizione di temporanea difficoltà.
L’avvio dell’emporio solidale è stato finanziato dal Centro di servizio per il volontariato Asso.Vo.Ce. e rientra nelle attività di “coprogettazione” che esso ha lanciato nella provincia di Caserta fin dall’anno scorso: una programmazione dal basso, che partendo dai bisogni dei singoli territori ha permesso la nascita di presidi di eccellenza a sostegno della comunità portati avanti dalle organizzazioni di volontariato locali. Per i comuni della Valle di Suessola, particolarmente provati dalla crisi economica, si è scelto appunto di lavorare sul contrasto alla povertà e da qui è nata l’idea dell’emporio, che è stato reso possibile dalla collaborazione di ben 15 associazioni: Kairos, Il Laboratorio, Misericordia di san Felice a Cancello, Sentieri nuovi onlus, Gianluca Sgueglia onlus, Cds Ama, Gli amici del borgo, Leo onlus, Alice onlus, Solidarietà Cervinese, Pronto diritti Ama, Ulivo, Ali e Radici, A.Na.Vo., Civiltà 2.0. Determinante anche il sostegno del comune di Arienzo e dell’Asl Caserta.
L’obiettivo congiunto del Csv e delle associazioni è “promuovere la crescita e l’autonomia delle persone, - sottolinea la presidente di Asso.Vo.Ce. Elena Pera, - un obiettivo che è parte integrante di tutte le azioni di coprogettazione realizzate dal Csv negli ultimi mesi: si parte da una lettura dei bisogni del territorio e da lì ci si impegna a creare realtà sostenibili e durature con il supporto di tutta la comunità”.
“Buono a rendere” si trova in Via Annunziata n. 13: l’immobile in cui funzionava il “Monte dei pegni” è di proprietà dell’Asl, è stato concesso al comune con un comodato d’uso gratuito e successivamente affidato al Csv che vi ha anche aperto il suo nuovo sportello per la Valle di Suessola. “La valorizzazione dei beni comuni in stato di abbandono, - continua Pera, - per noi è imprescindibile: ogni azione di infrastrutturazione sociale deve partire dalle risorse preesistenti sul territorio. In questo caso ci è stata concessa l’opportunità di usufruire di un bene di grande rilevanza architettonica, con una propria storia e identità, che è nostro dovere preservare. Il banco di pegni era un luogo di disperazione per chi bussava alle sue porte, ma anche di profonda speranza: ed è proprio la speranza, la volontà di riscatto, che vogliamo raccontare per scrivere una storia nuova”
(Fonte: Diana Errico - Redattore Sociale)