LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità lancia una campagna di denuncia sulle barriere ambientali. Da oggi sulle frequenze di tre radio lombarde andranno in onda due spot per sensibilizzare l’opinione pubblica, incentivare la segnalazione e la rimozione degli ostacoli che impediscono alle persone con disabilità di vivere e spostarsi in autonomia e sicurezza.
Il gradino che impedisce di entrare in un negozio, la mancanza di un ascensore che permette di raggiungere il laboratorio di una scuola, l’assenza di un avvisatore acustico che rende pericoloso attraversare la strada, il cartello scritto in modo così complesso che non aiuta a orientarsi, l’assenza di segnalazioni video per capire a quale fermata dell’autobus scendere.
Le forme possono essere diverse ma il risultato non cambia. Le nostre città e i nostri paesi sono ancora disseminati di barriere che ostacolano o impediscono alle persone con disabilità di muoversi con la stessa libertà e sicurezza delle altre persone. Sono così frequenti che ci siamo abituati alla loro presenza.
Per LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità questa situazione non è più accettabile: per questo motivo l’associazione lancia la campagna di sensibilizzazione e denuncia “Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione”.
Cuore dell’iniziativa sono i due spot radiofonici (si possono ascoltare qui e qui – metti link) che verranno trasmessi a partire da lunedì 15 maggio su tre importanti emittenti radiofoniche lombarde: Radio Lombardia, Radio Marconi e Radio Popolare. Da una strada cittadina in cui si susseguono ostacoli e barriere di ogni tipo, a una sarcastica visita al “museo delle barriere”, gli spot mettono sotto i riflettori 35 anni di indifferenza nei confronti di leggi in materia che esistono, ma che ancora oggi non vengono rispettate.
“Le barriere non sono semplici ‘ostacoli’ alla vita quotidiana, ma rappresentano una violazione dei diritti delle persone con disabilità; come ci ricorda anche la Convenzione Onu: l’accessibilità all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione deve essere garantita a tutte le persone con disabilità -spiega Alessandro Manfredi, presidente di LEDHA-. L’assenza di una rampa o di un ascensore davanti alla scuola non rappresentano semplicemente una violazione della normativa sulle barriere architettoniche, ma violano il diritto di bambini e ragazzi con disabilità a frequentare la scuola in condizioni di uguaglianza con i loro compagni di classe. L’accessibilità delle strutture pubbliche, ma anche di tutti quei luoghi in cui spendiamo la nostra vita quotidiana, è una priorità che riguarda tutti e per la quale tutti dobbiamo sentirci responsabili”.
Principale obiettivo della campagna è proprio sensibilizzare gli ascoltatori sull’esistenza di questi ostacoli e sulla gravità delle conseguenze che hanno sul vivere quotidiano delle persone con disabilità.
Quando si affronta questo tema è importante però ricordare che il concetto di barriere ambientali non comprende solo quelle architettoniche (come gradini o l’assenza di ascensori in uno spazio pubblico) ma tutti quegli ostacoli che limitano l’autonomia delle persone con disabilità. In questo senso, ad esempio, per chi ha una disabilità visiva rappresentano una barriera cartelli difficilmente leggibili scritti con font troppo piccoli o insufficiente contrasto, un autobus dove non sono attivi messaggi vocali o un semaforo senza avvisatore acustico. Mentre una persona con disabilità uditiva avrà maggiori difficoltà a spostarsi in autonomia se viaggia su un treno in cui non funzionano i display che indicano le singole fermate. Riconoscere una barriera è il primo e necessario passo per rimuoverla.
L’azione di LEDHA non intende infatti solo informare, ma invita le persone ad agire e a segnalare le barriere presenti sul territorio, per affiancarle quando possibile nel processo di denuncia.
“Le persone potranno segnalare le barriere attraverso un’apposita sezione sul sito di LEDHA -spiega Armando De Salvatore, referente del Centro regionale per l’accessibilità e il benessere ambientale (Craba)-. Successivamente analizzeremo ogni singolo caso, in collaborazione con il Centro antidiscriminazione Franco Bomprezzi, che valuterà se ci siano i presupposti per intervenire nei confronti dell’ente locale o del proprietario dell’attività in cui è presente la barriera”.
Sempre sul sito internet dell’associazione -all’interno della sezione dedicata all’iniziativa- vengono fornite un fac-simile di lettera e le indicazioni per avviare in maniera autonoma una segnalazione ufficiale e chiedere la rimozione di una barriera.