A volte si dimostra di essere autentiche bandiere di una squadra anche… decidendo di lasciarla. Non suoni strano, ma nel wheelchair hockey milanese è accaduto proprio così. Due figure che hanno legato tutta la loro storia sportiva a quella dell’ASD Dream Team hanno deciso per la stagione 2018-’19 di lasciare la storica compagine nata 25 anni fa per iniziativa della nostra Sezione UILDM, per dare una mano dell’altra squadra, l’ASD Turtles, trovatasi in difficoltà a livello di organico, tornando a farsi promotori con i più giovani di quegli ideali tanto cari alla UILDM ma anche a tutti quanti pensano che lo sport debba avere precise finalità sociali.
Riccardo Rutigliano e Alessandro Bruno hanno deciso di rispondere all’appello lanciato dalla squadra di più recente formazione nell’ambito della Sezione di Milano della UILDM, ovvero le Turtles. Appello che riguardava sia l’area tecnica che quella legata alla rosa dei giocatori. Il ruolo di allenatore della squadra gialloverde era di fatto scoperto, anche se Edoardo Guerra, un’altra personalità che ha ben chiari gli ideali e i valori della nostra Associazione, ha in extremis assicurato una presenza per tamponare almeno le necessità di inizio stagione.
La rosa invece vedeva il suo organico, dopo vari spostamenti in direzione giallonera e grandi ritorni nel Dream Team (leggi il figliol prodigo Luciano “Sanchez” Ghslotti) decisamente sbilanciato, sia nei ruoli di mazza che in quelli di stick. Diventava difficile assicurare competitività a entrambe le squadre, provando a investire nel sogno comune di inseguire la promozione in A1.
Per Riccardo Rutigliano, già promotore della nascita del Dream Team, (al quale ha regalato anche il nome e il disegno del logo), essendo l’attuale presidente della Sezione UILDM è stato sicuramente più facile decidere di dare disponibilità, nello specifico come allenatore, mettendo la propria esperienza a disposizione di ragazzi che devono continuare a sentirsi ben dentro quel progetto sportivo per il quale si è sempre battuto.
Più sorprendente, ma proprio per questo maggiormente da sottolineare, il gesto di Alessandro Bruno, che rappresentava tuttora un punto di forza nonché il capitano dell’ultimo Dream Team, dopo esserne stato indiscusso bomber nei suoi trascorsi di gioco con la mazza e poi ottimo difensore dopo il passaggio allo stick. Ma la riunione congiunta di entrambe le squadre in vista della nuova stagione sportiva, con la scelta di campo da parte di ogni giocatore, evidenziava chiaramente la mancanza nelle Turtles di uno stick forte, esperto e carismatico. E Alessandro ha capito che c’era proprio bisogno di uno come lui, non a caso soprannominato “Il Fenomeno”.
Nota di merito anche per il giovanissimo Mohammed El Sheik, che si sposta dal Dream Team per dare manforte alle mazze Turtles, cioè Rossi e Villafuerte. E due parole le dedichiamo anche a Marco Rasconi, il nostro Presidente Nazionale che, nonostante lo stress e gli innumerevoli impegni previsti dal suo ruolo, ha scelto ancora una volta di tesserarsi, per riuscire, se e quando potrà, a scendere di nuovo in campo per divertirsi praticando quello sport che ama sopra ogni altro.