I Quaderni di "Conquiste" – Parte prima

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Sabato 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, si è conclusa la mostra fotografica "Conquiste: storie di vite possibili", con la quale la Sezione di Milano ha chiuso la serie di iniziative organizzate per celebrare il proprio 50* anniversario.

La mostra ha riscontrato il gradimento e l’interesse di tutti coloro che l’hanno visitata, inoltre da parte di svariate persone che non sono riuscite a passare dallo spazio allestito presso la Fabbrica del Vapore di Milano, è venuta la richiesta di poter fruire dei contenuti della mostra, immagini delle fotografie e testi esplicativi, su qualche supporto cartaceo di prossima pubblicazione. 

Riservandoci più avanti la decisione su un’eventuale pubblicazione di materiale idoneo, esso catalogo/opuscolo/brochure, riguardanti la nostra mostra, iniziamo in questa occasione a presentarvi un sunto di quanto evidenziato durante gli incontri e interviste con i protagonisti ritratti nelle intense fotografie di Stefania Spadoni.

Siamo infatti convinti che queste interviste rappresentino un capitolo a parte, rappresentando un autentico “contenuto nel contenuto” della nostra mostra fotografica. Questo non significa naturalmente che questi testi, che abbiamo battezzato “I Quaderni di Conquiste”, non possano rientrare in una pubblicazione che illustri a 360 gradi la nostra mostra. 

Ecco il primo contributo.   

 

CONQUISTE – Storie di vite possibili

Incontro con i protagonisti - 3 Dicembre 2018

Giovanni Merlo (Direttore Ledha) 

intervista

Alberto Fontana, Riccardo Rutigliano e Luciano Ghislotti

 

L'associazionismo porta alla conquista?

Riccardo Rutigliano: Grazie alla UILDM ho raggiungo tutti i miei obbiettivi, le mie aspettative, sia nel campo del lavoro che delle passioni personali.

Luciano Ghislotti: Grazie a UILDM ho scoperto un mondo! Un mondo che non sarebbe per me stato possibile altrimenti, un mondo fatto di persone, di condivisione e non ultimo: di sport! 

Alberto Fontana: Al di là delle grandi conquiste, dei singoli campioni sportivi disabili addirittura mondiali che fanno rumore stupore e notizia, c'è tutta l'attività di resistenza del 90% del mondo della disabilità, che sopravvive. L'associazionismo fa emergere questo silenzio.

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Quindi la conquista è un “io” o un “noi”?

Alberto Fontana: Una delle conquiste più importanti che ho raggiunto è la consapevolezza che le cose più belle della mia vita sono state un “noi”, insieme ad altre persone. 

Anche tra il pubblico qui presente, se guardo i vostri volti vedo persone con cui ho condiviso delle conquiste: insieme a Ledha per i diritti delle persone con disabilità; insieme ai volontari per percorsi di deospedalizzazione, di residenzialità, comunità alloggio e di indipendenza; insieme a UILDM per l’organizzazione di vacanze o tempo libero dedicati alla disabilità ma anche per la realizzazione di una realtà importante come il centro clinico Nemo; insieme a chi ha organizzato questa mostra, ecc.

Sempre “insieme”: l'esperienza del volontariato significa mettere a disposizione il proprio tempo, la cosa più preziosa e più bella… e l'incontro con le altre persone permette tutto questo. 

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Cosa dobbiamo ancora conquistare?  

Luciano Ghislotti: la vera Conquista sarà essere integrati completamente. La strada è ancora lunga per questo: la “normalità” è ancora tutta da conquistare. Banalmente, nelle cose più semplici della vita come può essere anche solo una coda, io non voglio 'passare davanti': io sono normale! 

La diversità, certo esiste ma deve essere tutt’al più un valore aggiunto. 

Alberto Fontana: Altra conquista importante da tenere sempre a mente è dare voce a tutti. Nelle diverse realtà e associazioni non deve essere sempre la stessa persona a parlare, a farsi conoscere. A tutti deve essere data parola, i punti di vista sono tanti, le lotte sono molteplici.

Riccardo Rutigliano: Una conquista sempre da raggiungere è il diritto a tradurre nella pratica il concetto di Vita Indipendente: soprattutto riuscire a pagarci l'assistenza per poterci permettere una vita normale. Non è sempre facile raggiungere agevolazioni o contributi che permettano di realizzare questo obbiettivo.

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Cosa significa conquistare?

Riccardo Rutigliano e Luciano Ghislotti: Conquistare significa lottare.  Chi è disabile lo sa: a tutti noi piace lottare. Come ha detto Massimiliano, uno dei protagonistri della mostra: la vita è lotta, chi non lotta non vive.

Dal pubblico arriva una provocazione…Alberto perché la tua prossima conquista non può essere entrare in politica, candidarti? Avremmo bisogno di qualcuno come te, oggi più che mai di fronte ai cambiamenti odierni, …più che tua sarebbe una nostra conquista! Per disegnare una società più a misura di essere umano, guidata da chi si è confrontato con i 'margini' di questa società, per darle dei valori!

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Le conquiste possono non essere definitive? Qualcosa può essere in pericolo?

Riccardo Rutigliano e Luciano Ghislotti: E’ sicuramente un sentire comune per tutti noi, che prima di tutto vadano difesi i diritti acquisiti, perché non vengano messi in discussione. Purtroppo bisogna fare molta trincea. Basta una nuova legge e facilmente saltano agevolazioni e ausili faticosamente ottenuti.

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La parola a chi ha partecipato all’organizzazione della mostra CONQUISTE

Riccardo Rutigliano: Questa mostra vuole rappresentare l'esempio di persone che hanno voluto vivere la propria vita seguendo le proprie inclinazioni con autonomia e libertà, riuscendo a conquistarla, anche grazie all’appoggio di una realtà come la UILDM alle spalle. Una conquista importante è la condivisione e l'incontro.

Stefania Spadoni (fotografa della mostra Conquiste): Quante cose diamo per scontato nella nostra vita quotidiana? Tantissime, banalmente, ogni giorno; dal più piccolo movimento, alla propria autonomia. Niente è scontato. 

Sono molto grata della possibilità di confronto che mi è stata data grazie a questo progetto. Questa esperienza, è stato un dono del nostro tempo. Sempre tutti impegnati nelle proprie vite, è difficile mettere a servizio il proprio tempo, la cosa più preziosa e più difficile da donare.

Barbara Bampana (BC eventi): Questo progetto mi ha permesso di coinvolgere il mio team in una realtà in cui credo molto. Da tutti questa iniziativa è stata vissuta come una vera esperienza di formazione e di unione del team: ho visto crescere coinvolgimento ed entusiasmo. È stato per tutti un arricchimento.

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Di fronte ai giovani da coinvolgere, che conquiste volete proporre per il futuro?

Dal pubblico rispondono… La conquista con i giovani è spesso far capire che siamo molto meno speciali di quanto sembra. Se voglio un lavoro, non devo ottenerlo senza sforzo, devo cercarlo. Se non viene riconosciuto un diritto, non va vissuto come un peso. Se non c'è uno scivolo, lo chiedo. 

Giovanni Merlo: Basterebbe un manipolo di eroi che si battessero per ottenere i diritti di tutti. Bastano un po’ di senso civico e collaborazione, del sano attivismo. Perché ogni obiettivo è davvero raggiungibile, se soltanto si lotta. Altrimenti non diventa conquista. Forse un nuovo obiettivo, sempre davanti ai nostri occhi può essere riuscire a conquistare nuove persone, nuove energie, nuovi confronti, nuovi compagni di viaggio. Persone che come noi sappiano scandalizzarsi verso le ingiustizie, ma anche condividere le gioie: una conoscenza che si fa vicinanza, che diventi quindi azione, che diventi un “fare con noi”!

(Fonte: Appunti gentilmente raccolti e messi a disposizione da Diana Marangoni – BC Eventi)

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