Google Maps, il sistema di navigazione del colosso di Mountain View, ha pensato ai 130 milioni di persone nel mondo con problemi di disabilità. Uscire, arrivare nel luogo desiderato e non poter entrare perché il locale non dispone di accessi e servizi per persone con disabilità. È quello che succede, purtroppo ancora troppo spesso, alle 130 milioni di persone in sedia a rotelle in tutto il mondo. Un’esperienza tanto familiare quanto deprimente che si aggiunge ad una vita già abbastanza complicata.
Abbattere le barriere
Accessibilità, inclusività, sono parole fondamentali per chi ha capacità motorie ridotte o impedite e quotidianamente deve scontrarsi con autobus e ascensori sui cui è impossibile salire, bagni difficili da raggiungere, scale, gradini o rampe troppo ripide. L’abbattimento delle barriere architettoniche non è soltanto un gesto di rispetto per coloro la cui vita è già difficile di per sé, ma è un diritto e un gesto di civiltà nei confronti di tutta la comunità. E una società moderna non può permettersi il lusso di sottovalutare il costo sociale causato dalla mancata integrazione e inclusione di questi cittadini.
La tecnologia si attiva
Google Maps, il sistema di navigazione del colosso di Mountain View, ha pensato proprio a loro e ha deciso di lanciare una nuova funzione pensata proprio per semplificare, almeno nella parte pratica, le esigenze degli utenti con difficoltà motoria. La novità, annunciata da Big G in un post dedicato pubblicato sul blog ufficiale, si chiama “Luoghi accessibili” e consentirà agli utenti di sapere prima di andarci, se il luogo o l’edificio che intendono raggiungere dispone di accessi e servizi per persone disabili.
“Luoghi accessibili”
La nuova funzione fornirà informazioni sull’accessibilità in sedia a rotelle per oltre 15 milioni di luoghi in tutto il mondo. Selezionando un ristorante, un locale, un ristorante o in generale qualsiasi tipologia di attività, gli utenti potranno controllare se il luogo scelto presenta un ingresso accessibile alle persone in sedia a rotelle, dei posti a sedere, servizi igienici adatti a persone con difficoltà motorie e un parcheggio accessibile. Come spiegato dagli sviluppatori sul blog ufficiale, i luoghi indicati sull’app di navigazione del colosso di Mountain View che dispongono di servizi pensati per le persone disabili, saranno contraddistinti dall’icona con una sedia a rotelle.
Tra poco anche in Italia
Al momento potranno sfruttare la novità gli utenti di Australia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, ma Google sta già predisponendo le necessarie misure e supporterà molti altri Paesi nel mondo compresa l’Italia. Per utilizzare la funzione, andrà aggiornata all’ultima versione disponibile l’app per iOS e Android: cliccando poi su Impostazioni, infatti, sotto la voce Accessibilità, sarà possibile attivare l’opzione Luoghi Accessibili, come mostrato anche nel video caricato da Google. A questo punto, sarà possibile effettuare una qualsiasi ricerca (ristoranti, farmacie, negozi) per scoprire se il luogo da raggiungere sia accessibile.
Condivisione dati
Il risultato è stato raggiunto grazie a oltre 120 milioni di guide locali che hanno condiviso i loro dati sui posti visitati, fornendo più di 500 milioni di aggiornamenti sui luoghi. Non solo, per arrivare al rilascio di una funzionalità più completa possibile, hanno collaborato anche gli stessi negozianti che hanno fornito i dettagli sull’accessibilità delle proprie attività.
La collaborazione degli utenti
Le informazioni potranno essere aggiunte anche dagli utenti stessi che potranno specificare se nel luogo visitato esiste un ingresso accessibile con sedia a rotelle, se c’è un bagno per i disabili, se ci sono posti a sedere e parcheggio accessibili e infine se il luogo dispone di un ascensore adeguato. Insomma, tutte le informazioni che possono tornare utili a chiunque abbia difficoltà motorie, che sia la sedia a rotelle o il deambulatore, ma anche semplicemente per i genitori che usano un passeggino per i loro figli. Se viene confermato che un luogo non ha un accesso adeguato, Google Maps mostrerà ugualmente le informazioni per rendere tutto più chiaro all’utente.
(Fonte: Io Donna)